mercoledì, novembre 07, 2007

Vediamo se sei uno attento


Molti di noi pensano di essere informati e attenti osservatori della realtà che ci circonda
vi propongo, di seguito, un giochino serio:
vediamo chi di voi riesce a dire chi ha detto queste cose....
"Con il pretesto della flessibilità per modernizzare il mercato del lavoro, la legge 30 (o legge Maroni-o legge Biagi)ha creato una situazione di precarietà preoccupante. Per le statistiche ufficiali, i contratti a termine sono diventati quasi l'unico modo che hanno i giovani di trovare un impiego ma poi è raro che questi si traducano in lavori stabili, con un rapporto di 1 a 25. Stanno aumentando le distorsioni del mercato del lavoro, specialmente nel Sud del Paese dove la diminuzione del tasso di occupazione ha raggiunto livelli allarmanti".
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mercoledì, ottobre 31, 2007

Bufera al Corrire della sira (vogliono cacciare Ostellini)


Fonti interne alla redazione milanese, di solito ben informate, ci hanno fatto pervenire il "verbale" di un acceso scontro tra Ostellini , il Direttore e una parte della proprietà del giornale.
Il fatto che avrebbe provocato il durissimo scontro, fino alla minaccia di licenziare in tronco Ostellini, sarebbe una nuova proposta di legge sul falso in bilancio scritta da un non meglio precisato economista vicino alla cosiddetta sinistra radicale e, sponsorizzata dall'incauto opinionista. Lo scontro ha portato alla censura di un editoriale dell'opinionista e alla ammonizione con diffida dello stesso.
Fin qui quello che noi abbiamo saputo dello scontro.
Siamo però in grado di rivelare, in estrema sintesi, il contenuto della proposta di legge in questione....
La norma 'anti melemarce' , sponsorizzata da Ostellini, vorrebbe istituire ferree regole antitruffa.
Quella legge contiene un forte inasprimento delle pene per il falso in bilancio. Una su tutte: l'inasprimento della pena massima per il falso in bilancio, da 5 a 20 anni, il minimo è 12 anni di carcere
Prevede di imporre ai revisori dei conti delle imprese scambiate sul mercato la certificazione della propria attività e la verifica del proprio operato con gli organi di controllo.
Tutti gli amministratori delegati delle società vengono obbligati a "rifirmare" i bilanci delle loro imprese per garantirne la correttezza.
Dopo aver rifirmato , insomma,nessuno può dire "non sapevo", nessun chief executive può tentare di sottrarsi alla sanzione penale e patrimoniale in caso di irregolarità nei conti.
Si crea una authority per esercitare il controllo sui revisori dei conti.
Si proibisce a lle società di auditing di offrire consulenze.
La stesura dei bilanci viene sottoposta a norme più stringenti, i margini "interpretazione" delle regole vengono ridotti. I tempi di comunicazione dei conti al mercato vengono accorciati di un terzo.
I dirigenti delle società quotate devono rivelare più rapidamente le compravendite di azioni proprie.
Abolisce infine la modica quantità nel falso in bilancio, cioè quell´attenuante inserita nella legge italiana sulla tutela del risparmio che introduce il reato veniale di "falsetto" (se i dati truccati rappresentano una piccola parte del fatturato aziendale).
Non esistono, secondo la nuova legge in questione, i fantasiosi indicatori della normativa italiana - il crac in percentuale del Pil, la quota di popolazione ingannata - per stabilire se ci sia danno grave per i risparmiatori.
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lunedì, luglio 30, 2007

Cesa, Mele, Casini e ...BONUS TROIA!!!


Pubblichiamo qui di seguito un brano dell'intervista concessa dall'onorevole Cosimo Mele al quotidiano "La Stampa":

Allora, onorevole, come sono andati i fatti? Lei e due donne nella suite dell’hotel di Fellini? Sesso e droga?

«Veramente non me ne sono neanche accorto di questa ragazza che prendeva pasticche o quant’altro. A un certo punto ha dato fuori di testa e io ho chiamato la reception: “C’è una persona che non sta bene…”. E’ arrivata poi l’ambulanza. Ma come può far notizia un fatto del genere?»

Si stupisce?

«Siamo allo scempio generale. Io non ho fatto altro che andare a cena con un amico che mi ha presentato la ragazza che, siccome era tardi, è venuta a letto con me».

Nel frattempo, il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, ha accettato le dimissioni del deputato: «Ho immediatamente accettato le dimissioni di Mele - spiega Cesa - Perché quanto accaduto è incompatibile con i valori che difende l'Udc». Valori quali la difesa della famiglia e il no fermo all'uso delle droghe, che nell'allegra notte romana Mele avrebbe trasgredito.

Cesa ha però voluto sottolineare che la solitudine è una cosa molto seria e la vita del parlamentare è dura per chi la fa seriamente. Per quanto mi riguarda - ha affermato il segretario del partito - vado a letto alle 22.30 la sera per fare fronte alle giornate piene di impegni che si susseguono». Duro il lavoro, quindi, ma duro è anche stare lontano dagli affetti: «Questa mattina ho incontrato un alto funzionario della Camera - racconta Cesa - che ha sottolineato come si fa un gran parlare dei costi della politica e, invece, al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare».
Per evitare che i propri cattolicissimi deputati vadano a troie, il leader dell'UDC Lorenzo Cesa propone il bonus famiglia per il parlamentare.

PS.Per questo post abbiamo tratto più che ispirazione dal blog di
Titollo
Blog che, ogni tanto, sbinetta
e dai commenti al suo post.
Eccovene alcuni:

"Al Cesa non devi far sapere quant'è brava la troiacon il Mele."

"c'è da dire che inoltre non desidera mai la donna d'altri. La piglia e chi s'è visto s'è visto. Così si fa."

"Io non mi ci capacito pero' perche' in Germania e Gran Bretagna riescano a mantenere mogli e amanti con meno della meta' che Cesa vorrebbe dargli per il gravoso compito.
La castita' costa, va da se'
"
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mercoledì, giugno 13, 2007

Dalla blefaroplastica a Pirandello....vi prego fate qualcosa!


Il corriere del mezzogiorno e soprattutto il suo direttore non finiscono di stupirci.
Sarà come dice una mia collega che sono vecchio anzi lei sostiene che "ormai fai parte del secolo scorso", sarà che veramente mi attardo su valori e approcci giornalistici sorpassati, che non riesco a "capire più la notizia" ma continuo a credere che al corrierino soffrano di sindrome da sdoppiamento della personalità.
Fatto sta che ieri una pagina intera era dedicata alla presentazione del bel libro di Demarco "L'altra metà della storia" ed oggi, sulla pagina della "cultura" campeggia un articolo della nostra giornalista prediletta, la "lina sotis" napoletana, la nostra pupilla Anna Paola Merone.
L'articolo, dal titolo "Over 35 - Piromallo, manuale per signore d'annata" ci presenta il libro di Januaria Piromallo "Bella d'annata".
Il libro, ci informa la nostra pupilla, non è solo un racconto ma è anche - come garantisce la bionda Januaria :
"un corso di sopravvivenza socialmente scorretto per ragazze cresciute. Un manuale rosa pop, un self-help, una terapia antiaging (.....) il mio è un libro per non lettori".
Ma il fenomeno giornalistico napoletano, la nostra pupilla, non si ferma qui e aggiunge che" fra crisi ticologiche e brividi da ruga, le ragazze del '77(...)" (non preoccupatevi...non si riferisce mica al '77 , l'anno delle ragazze e ragazzi che cacciarono Lama dall'università di Bologna...ehehehhe).
E la nostra mitica, quella che (vi ricordate il mio post aiutiamola!! )sfrennesiava di botulino e blefaroplastica, conclude con " Il pensiero corre a Pirandello(.....)"!!
Ad essere onesti sulla stessa pagina, quella della "cultura", vi è di spalla anche un pezzo, a firma di M.Armiero, sulla presentazione del libro di Georges Bataille "sulla religione" a palazzo serra di cassano.
Ma tra Piromallo e Bataille lo spazio maggiore va alla prima.
Vuoi mettere?
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venerdì, giugno 08, 2007

Lo Scoop!! Perchè Mastella non può far cadere Prodi......


Il pranzo tra Casini e Mastella di qualche giorno fa ha convinto l'ex presidente della camera della necessità di chiedere il governo istituzionale.
Noi abbiamo avuto una soffiata su cosa si erano detti ma, siccome la fonte non era autorevolissima e non avevamo altre possibilità di verifica, ci siamo astenuti dal riferirne su questo blog. Bene.... dobbiamo delle scuse alla nostra fonte(non facciamo nomi poichè la fonte interessata capirà) e siamo ben lieti di farlo qui pubblicamente.
Anche nembo kid può sbagliare ....chapeau!!
Dunque pare che alla richiesta reiterata di Casini di ritirare l'appoggio dell'Udeur al governo Mastella si sia schernito dicendo di non poterlo fare.
Ecco,più o meno, il dialogo di cui siamo venuti a conoscenza:

" Clemente ... ma non capisco...dopo la manifestazione del Family day è evidente che la sinistra è allo sbando...uniamoci e non se ne parli più"
" Pier Ferdy non posso..."
"ma dai Clemente..non ti preoccupare se cade il governo facciamo una lista insieme, ci sono anche settori della margherita e di forza italia pronti a seguirci...Prodi non lo sopportano nè Rutelli nè i Ds, Berlusconi si regge perchè c'è Prodi...scombiniamo e vedrai che vinceremo!!"
"Si si ...Ferdinà..lo so...ma proprio non posso.."
" e daiiii... in fondo un "casus belli" lo troviamo così potrai giustificarti di fronte al Paese"
"Ferdinà ..ha capito ma proprio non posso credimi!
"Clemè stavolta proprio non capisco...vabbè come vuoi"
"ferdinà non te la prendere... un giorno ti spiegherò e capirai..".

La nostra fonte ci aveva informati sul vero motivo del "non posso" di Mastella ma noi non ci avevamo creduto.
Oggi però, dopo aver letto le pagine napoletane di Repubblica abbiamo capito.
Mastella ha paura della moglie!!
Non ci credete?
allora leggete cosa dichiara Sandra Lonardo Mastella a La repubblica di oggi:
«La mia presenza alla guida del Consiglio regionale fu decisa due anni e mezzo fa sulla base di una più ampia intesa siglata in ambito nazionale che, in caso di una mia non riconferma, tornerebbe in discussione assieme alla leadership nazionale di Romano Prodi».
Capito?
Le due cose si reggono, se sostituiscono la Mastella alla Presidenza del consiglio regionale della Campania cade il governo Prodi, se Mastella fa cadere il Governo dovrà affrontare l'ira della moglie.
O tempora o Mores!
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giovedì, maggio 17, 2007

In questi giorni a Napoli va forte un anedoto....


In questi giorni a Napoli va forte un aneddoto secondo cui qualche sera fa un napoletano che attraversava di notte piazza del Plebiscito ha raccolto per terra una strana lampada.
Pare fosse la famosa Lampada di Aladino.
Siccome era un bravo lettore, l'uomo la riconobbe e la sfregò.

Il genio comparve, fece un'inchino, si offrì:
"Sono al tuo servizio, padrone. Chiedimi un desiderio e sarà esaudito. Ma dev'essere un'unico desiderio".

Siccome era un bravo figlio, l'uomo disse:
"Desidero che resusciti mia madre morta".

Il genio fece una smorfia:
"Mi dispiace, padrone, ma è un desiderio impossibile. Chiedimene un altro".

Siccome l'uomo in questione pare avesse un forte senso civico e amasse molto la città di Napoli disse:
"Desidero che Napoli e le sue istituzioni risolvano una volta per tutte l'emergenza rifiuti che la attanaglia".

Il genio deglutì:
" Ehm....Come hai detto che si chiamava tua madre?"
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venerdì, marzo 23, 2007

SIRCANA E I BASSIFONDI DELL'INFORMAZIONE


Come sapete ogni tanto ci piace segnalare post o interventi di altri che trovo particolarmente interessanti.
oggi offro alla lettura e all'approfondimento dei nostri lettori un'analisi di Norma Rangeri(pubblicata ieri sulla prima pagina del Manifesto) su un argomento di stretta attualità.
Noi lo condividiamo completamente voi cosa ne pensate?

SIRCANA E I BASSIFONDI DELL'INFORMAZIONE
E' questo il grande scoop?
Silvio Sircana che dal finestrino parla con una prostituta e poi se ne va? Si sarebbe dovuto dimettere per questo?
Avrebbe potuto farlo e restare sotterrato dal fango che gli hanno buttato addosso come se si fosse macchiato di un comportamento infamante. Invece, con una lettera alla Stampa e un'intervista alla Repubblica, il portavoce di palazzo Chigi ha scelto di reagire con coraggio e onestà intellettuale. Prima ha chiesto la pubblicazione delle foto. Poi ha ammesso di aver fatto una sciocchezza.
Quindi ha criticato il provvedimento del garante sostenendo che una cattiva informazione è meglio di nessuna informazione.
Infine ha sollevato il problema di un modo di trattare i comportamenti delle persone direttamente mutuato da un modello culturale che si alimenta della spazzatura televisiva dei reality show, dove ogni giorno ci si sbrana con la pornografia dei sentimenti. Ha dimostrato una dignità che lo riscatta, facendone una figura degna, moralmente e politicamente.
Tutto il resto è robaccia.
A cominciare dalle serate a reti unificate, con i direttori di giornali chiamati a pontificare sulla deontologia professionale, quegli stessi che fanno battaglia politica mettendo in copertina il culo di Prodi. Non dobbiamo discutere del portavoce del governo che si ferma davanti a una donna del marciapiede, dovremmo interrogarci sulla statura morale di chi ha dato a queste foto il rango di questione morale, di chi ha trasformato una sciocchezza in un'arma di lotta politica.
Chi ancora chiede le dimissioni di Sircana dovrebbe motivare la sostanza di ciò che non è reato, né peccato, né comportamento riprovevole.
Che in una Italia soffocata dalla fatwa papale, i crociati del buoncostume abbiano bisogno di capri espiatori va da sé, che si monti un grande caso di pubblica immoralità è invece solo il segno di una lotta politica sprofondata nei bassifondi dell'informazione.
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martedì, febbraio 27, 2007

Perchè io valgo.......


«Io e Moggi avevamo appena litigato, quel fotografo subito in ospedale mi è sembrato un po' strano. La gente è invidiosa di chi ha successo». Così termina l'intervista rilasciata al NY Times dal rampollo di famiglia Agnelli Lapo Elkan.
Ora a parte che non si capisce bene perchè se uno ha da denunciare un complotto ai suoi danni si rivolge ad un giornale e non alla Procura la domanda, il dubbio che cui arrovella è in cosa si misura il successo di Lapo Elkan?
Mentana non ha perso tempo ed ha dedicato il suo Matrix di ieri sera al caso Elkan invitando Rossella e Moggi in trasmissione. I maggiori quotidiani italiani gli hanno dedicato la prima pagina. Noi non amiamo Lucianone ma ieri sera istintivamente parteggiavamo per lui...Cosa poteva invidiare Moggi a Lapo? I soldi, le donnne , l'intelligenza, le capacità???
Forse solo il nome.
Lapo Elkan veste in modo stravagante, ride moltissimo, sniffa come un dannato. contento lui va benissimo.
Non ci pare però che abbia fatto cose memorabili.
E' un grande manager, amministratore o creativo? No ha creato una linea di occhiali da mille euro e il massimo della creatività l'ha esercitata in una felpa con la scritta Fiat!
Insomma siamo d'accordo con Andrea De Benedetti quando scrive:
"Tanto gli basta per sentirsi una persona di enorme talento e per immaginare che il mondo intero ne sia geloso.Il problema è che quel mondo, che lui crede di conoscere solo perché vive a New York, ha un tatuaggio sul braccio e fuma sessanta sigarette al giorno, lui l'ha sempre visto solo dallo spioncino della sua esistenza privilegiata e la volta che ha sporto la testa fuori dalla porta per vedere com'era fatto, si è ritrovato privo di conoscenza in un letto d'ospedale.Nascere ricchi, insomma, rende la vita più facile ma non aiuta a diventare adulti. Ti fa sembrare che tutto il mondo ti giri intorno quando invece è il mondo a non aspettare altro che di poter prendere in giro te.Non sei una persona e non sei nemmeno più un personaggio, solo una caricatura. Come Moggi. Solo che, dovendo scegliere chi invidiare, la maggior parte di noi preferirebbe essere Lucianone.".
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