giovedì, aprile 10, 2008

e se il 13 e 14 aprile invece di andare al mare....


Infuria il dibattito, nei media,in rete e tra la gente, su se andare o meno e, se si, cosa votare domenica e lunedì.
Ed effettivamente la percentuale di indecisi è ancora molto alta, forse la più alta nella storia dell repubblica.
Le ragioni di chi ha deciso o è orientato ad astenersi in maniera consapevole sono difficilmente obiettabili e persino condivisibili.
La protesta e il disagio traggono linfa da molte questioni reali.
Una legge elettorale profondamente anti democratica ed escludente che consente a pochi leader e apparati ristretti di nominare e,di fatto, eleggere il 95% dei deputati e senatori confinando il ruolo dei cittadini elettori a semplici ratificatori di scelte e decisioni cui non sono mai stati chiamati a partecipare.
Formazione delle liste basate esclusivamente sulla cieca fedeltà al leader, sul "giovanilismo anagrafico" con punte di esibizione dell'inesperienza e a volte persino dell'ignoranza politica come qualità,segretarie, mogli e amanti di.., e potremmo continuare.
I leader dei due maggiori partiti che si accusano a vicenda di copiarsi i programmi elettorali,ammiccamenti di larghe intese future dopo il voto, temi importanti "eticamente sensibili" pervicacemente tenuti fuori dalla campagna elettorale, temi fondamentali come la precarietà del lavoro e dell'esistenza,la sicurezza sul lavoro, la povertà crescente dei lavoratori e delle loro famiglie con i salari più bassi d'Europa,lotta alle mafie, evocati da entrambi gli schieramenti con proposte di soluzioni quasi univoche.
Il tema della monnezza evocato strumentalmente dalla destra e per difendersi e dal Pd ma, da entrambi gli schieramenti e dai grandi media,quotidiani e televisioni,affrontati con proposte e soluzioni univoche, le stesse che hanno portato alla drammatica soluzione attuale.
Temi fondamentali come la questione ambientale e i rischi planetari e la politica estera completamente oscurati.
Insomma una giostra di chiacchiere senza costrutto e senza speranza con l'unico obiettivo della perpetuazione autoreferenziale della casta politico imprenditoriale.
E allora perchè andare a votare? Perchè non andare al mare?
Pechè votare è un diritto!!
E per di più un diritto conquistato a prezzo di grandi lotte, sacrifici e persino versamenti di sangue. Un diritto a cui, a nostro avviso, non bisognerebbe mai rinunciare.
E poi la protesta acquisterebbe un significato politico solamente se la percentuale di astenuti oscillasse tra il 45 e il 51%.
A chi è d'accordo con noi e anche a chi non lo è ci permettiamo di dare qualche suggerimento.....
Quelli che..io voto a prescindere come i tifosi
nessun suggerimento poiche voteranno lo schieramento per il quale tifano ed hanno già deciso.

quelli che....mi sono sempre astenuto e dunque
lo faranno anche stavolta a prescindere

quelli che.....ho sempre votato a destra e comunque sono contro i comunisti
votate berlusconi e se proprio siete delusi da Fini alla camera votate la santanchè

quelli che...... ho sempre votato a sinistra e odio berlusconi e i fascisti
votate sinistra arcobaleno al senato e pd alla camera

quelli che..... sono profondamente di sinistra ma veltroni non lo voto e bertinotti mi ha deluso
per questi è più complicato e mi permetterei di consigliare di andare a votare e votare sinistra arcobaleno al senato e scheda nulla alla camera.

Per quel che ci riguarda apparteniamo alla categoria che si pongono una sola domanda...
il problema fondamentale è non far vincere berlusconi o assicurarsi che non scompaia la Sinistra in Italia?
e dunque voteremo,col naso turato ma convinti, sinistra arcobaleno al senato e Pd o scheda nulla alla camera.
PS.
sappiamo che tra i nostri lettori c'è anche qualche romano. Ne approfittiamo per dichiarare pubblicamente che se fossimo romani, per l'elezione del sindaco di Roma non avremmo dubbi a votare per Grillini!

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