giovedì, febbraio 05, 2009

Sceneggiate napoletane e partito democratico



La storia di Napoli è costellata di sceneggiate e la candidatura del Pd napoletano dell'ottimo Gino Nicolais a Presidente della Provincia ne ha tutte le caratteristiche.
Nicolais è uno "scenziato" prestato alla politica. Il professore vien nominato assessore da Antonio Bassolino in occasione della sua prima esperienza da Presidente della giunta regionale. Nel secondo mandato lo stesso Bassolino non lo riconferma e il buon "Giggino",come lo chiama il nostro amico Beau, viene nominato ministro da Prodi nel suo ultimo governo. Viene nominato deputato alle ultime elezioni politiche da Veltroni. Nel 2007 rompe ufficialmente con Bassolino dichiarando "non voglio morire bassoliniano" e si candida a segretario provinciale del pd napoletano, contro Andrea Cozzolino (per anni braccio destro del Governatore), nel segno della discontinuità col passato e del rinnovamento radicale del partito e della politica napoletana.Vince il congresso e viene eletto segretario del partito con l'appoggio e il sostegno dei veltroniani e di due famosi rinnovatori: Pasquale Sommese-primo degli eletti del pd alle ultime elezioni regionali- e Antonio Amato-primo degi eletti del pd in città( ex margherita passato da Scalera a Demita il primo e il più bassoliniano dei consiglieri regionali fino a qualche mese prima il secondo).
Giggino dichiara di lavorare per l'unità del partito e proclama che d'ora in avanti tutte le candidature alle elezioni saranno decise da primarie vere per favorire il ricambio e la partecipazione dei cittadini e degli iscritti alle scelte.Il processo di unità del partito incontra ostacoli che forse il buon Giggino aveva sottovalutato e non riesce.. intanto scoppia la drammatica emergenza rifiuti. Giggino allora chiede pubblicamente le dimissioni della giunta regionale e di Bassolino ma il governatore fa un rimpasto e non si dimette. Il tempo di riprendersi e scoppia lo candalo Romeo.
Giggino imperterrito e con l'appoggio di Veltroni chiede a gran voce sui giornali l'azzeramento della giunta Iervolino. Ma..la sindaca non si dimette e allora si dimette Nicolais!
Veltroni in 24 ore accetta le sue dimissioni e nomina commissario del partito il nobile Morando. Alla presentazione di Morando a Napoli lo stesso Veltroni non ringrazia neppure Nicolais e Giggino prende uno schiaffo(dal suo riferimento nazionale poi!) che avrebbe tramortito un bue.
Pare offeso e deluso dalla politica e dal suo teatrino ma...sorpresa!.. ..Veltroni, D'alema, Finocchiaro chiedono a Nicolais di candidarsi a presidente della Provincia.
Il buon Giggino che fa?
dice no, si schernisce e alla fine accetta di sacrificarsi.
A tre condizioni però.. piena autonomia nella scelta dei componenti di un'eventuale giunta, che ci sia una lista del presidente e, soprattutto, che le primarie di colalizione o di partito non siano "vere" ma confermative!!
Subito l'edizione napoletana de La repubblica con ben due opinionisti autorevoli esalta la candidatura di Giggino come "generatrice di speranza"(U.De Gregorio) e se la prende con "la societò civile che si è ritirata sull'Aventino"(A.Mojo).
A Napoli la sceneggiata è come i Jeans... non passa mai di moda.
Leggi tutto...